giovedì 23 marzo 2017

Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi, i Cinque Mondi - il Destino di Emma

Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi
I Cinque Mondi
Il Destino di Emma
Ciao a tutti! Bentornati in questo episodio di Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi, anche in questa puntata collaboriamo con Dark Zone. Forse sto guardando troppe serie tv? Non lo so, ma termini televisivi a parte, ora è il momento di parlare di Alessandro Sardelli e del suo romanzo "- I Cinque Mondi - Il Destino di Emma".
Che l'intervista abbia inizio!

1. Dove è ambientato il tuo romanzo? Perché lo hai scelto?
Il romanzo è ambientato nell’immaginario Mondo Centrale, la parte dei Cinque Mondi dominata dal regno di HannaKara dove la religione è stata bandita per riportare l’equilibrio nella comunità degli umani che vi abita.
Ho scelto di cominciare la saga proprio dal Mondo Centrale perché ritengo sia molto simile alla nostra Terra, dove le religioni e la conseguente voglia di potere di ogni essere vivente, ne fanno da padrona.

2. Da cosa è ispirata l’ambientazione? 
Vivendo in Irlanda, ho scelto un’ambientazione dove la natura fosse rigogliosa e molto simile a i luoghi che ho attorno. Per esempio per la “Foresta Nascosta” ho preso a modello la Foresta di Charleville Castle che ho proprio dietro l’angolo!

3. Hai mai pensato di scriverlo in un altro tempo o luogo arrivando a cambiare genere al tuo romanzo? (es. ambientazione fantastica, fantascientifica, immaginaria, in un mondo distopico, in quello attuale, ecc)
In realtà sì! A causa dei temi trattati dal romanzo (trascuratezza dell’ambiente e ancora la voglia di potere degli esseri umani che creano scompiglio nell'equilibrio dei Cinque Mondi) un distopico sarebbe l’ideale.

4. Riesci ad immaginare la tua storia nel passato?
No, non credo sarebbe il “suo” tempo.

5. Riesci ad immaginare la tua storia nel futuro?
Se intendi come ambientazione nel futuro, come ho detto prima, potrebbe essere benissimo un distopico. 

6. Tre posti in cui vorresti ambientare i tuoi prossimi libri?
In primis “la mia” Irlanda, quella vera, immerso nelle incontaminate brughiere del Connemara o in riva all’oceano.
Stati Uniti. Deep south. Dove le strade di campagna sono dritte, assolate e lunghe miglia e miglia.
Italia. Campagna toscana.

Ringraziamo Alessandro per l'intervista.
Prima degli estratti potete dare una sbirciata alla copertina del suo libro. Il tema della foresta sarà stato scelto per "la sua" Irlanda? La terra che ha nel cuore?
Fece il giro della casa ed imboccò un sentiero che portava al capanno dove sua sorella cacciava e dove lui teneva i suoi arnesi da scalpellino. 
Arrancò sullo stradello di ghiaia leggermente in salita, tanto che, nonostante la brezza fresca, dovette fermarsi a detergersi il sudore dalle pieghe posteriori del collo con il cappuccio del mantello e la fronte prominente con una manica della camicia.
La destinazione iniziale era il capanno degli attrezzi e ritorno ma, dopo quella faticata in salita, valeva la pena fare una piccola deviazione verso il pozzo di famiglia per una rinfrescata. 
Lasciò il sentiero di pietrisco in direzione della riserva d’acqua stranamente a sezione quadrata dove, non appena arrivato col fiato corto, v’immerse il secchio con malagrazia facendo schizzare l’acqua in superficie. Mentre tirava su il contenitore pieno, Eddy si accorse di un rumore costante.

Dal giaciglio dove era sdraiato, studiò la stanza dove si trovava, che assomigliava tantissimo alla loro camera da letto, se non per i lunghissimi drappi di tessuto viola che pendevano solennemente dalle pareti, fino al pavimento di pietra grezza.

Il ragazzo percorse la strada più breve per arrivare alla Sala dei Consigli; un percorso che si snodava passando per i seminterrati dove abitavano i servitori. Salendo su per una scala a chiocciola scolpita nel granito, arrivò dritto alle cucine, dove non esitò a gettare uno sguardo in giro, in cerca di Margot.
Salendo ancora per le scale interne di servizio, si ritrovò sul ballatoio a vetri che si affacciava direttamente sulla Sala dei Consigli, dal quale, sbirciando di sotto, assistette a una scena peculiare: il grande tavolo di Rovere era invaso da carte, mappe e appunti di ogni genere, con Andrery che sembrava immerso nella lettura e nella comprensione di strani disegni.
Bettax e la Regina Hanna, appoggiata come sempre al bastone ingioiellato, battibeccavano più animatamente del solito.
Helenka e suo marito Lux, parlottavano fittamente tra loro.
Non sembrava affatto il solito Consiglio; qualcosa stava andando storto nel Regno di HannaKara e Mikòl era intenzionato a scoprire quale fosse il problema.

Cosa ne pensate allora? Vi sentite ispirati? 
Se si, supportatelo acquistando il suo libro. Gli autori emergenti hanno sempre bisogno del nostro aiuto.
Ora dobbiamo salutarvi, vi auguro buona lettura!
Ciao e alla prossima!

*ENRICO & DANA*

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