giovedì 16 giugno 2016

LUOGHI DA SOGNO & AMBIENTI ROMANZESCHI, Lettere fra l'erba

LUOGHI DA SOGNO & AMBIENTI ROMANZESCHI
LETTERE FRA L'ERBA
Ciao a tutti! Bentornati con la rubrica "Luoghi da Sogno & Ambienti Romanzeschi", questa volta con "Lettere fra l'erba" e la sua autrice Clara Cerri, intervistata da noi!
Nel caso vi interessi, vi lasciamo anche il link Amazon per il suo libro!


1. Dove è ambientato il tuo romanzo? Perché lo hai scelto?

È ambientato a Roma perché è il luogo dove sono sempre vissuta (a parte un anno a Madrid) e quello che conosco meglio.


2. Da cosa è ispirata l’ambientazione? 

La storia narrata dal romanzo comincia nel 1990, durante l'occupazione dell'Università di Roma, cui ho partecipato realmente. Tutti i personaggi principali sono parte di una comitiva di amici e di colleghi di facoltà che si forma in quella occasione e si consolida nel tempo.  


3. Hai mai pensato di scriverlo in un altro tempo o luogo arrivando a cambiare genere al tuo romanzo? (es. ambientazione fantastica, fantascientifica, immaginaria, in un mondo distopico, in quello attuale, ecc.)

Veramente questo romanzo è frutto della trasformazione di un romanzo di genere molto diverso, un pasticcio prolisso e cruento che scrivevo da ragazza in cui Antonio, Ilaria, Cristina e tutti i loro amici erano dei combattenti clandestini in un futuro cupissimo. Ho voluto conservare una traccia di questo vecchio romanzo nel sogno che Ilaria racconta ad Antonio, in cui entrambi sono tenuti prigionieri in un carcere segreto. Beh, forse una storia cruenta sarebbe stata più nelle corde della Dark Zone, ma vi assicuro che era una gran barba, piena di assurdità, con palate di avverbi e aggettivi. Peraltro, l'avevo cominciato a scrivere alle medie e col tempo l'elemento amoroso aveva cominciato a prevalere nettamente su quello avventuroso... con tanto di scene di sesso immaginario, assai censurate e poco credibili  ;-)


4. Riesci ad immaginare la tua storia nel passato?

La mia storia si svolge già su due piani temporali, di cui il piano del passato è quello della giovinezza mia e dei miei coetanei, quindi un periodo molto importante dal punto di vista emotivo. Oltre tutto, bisognerebbe trovare un periodo del passato in cui così pochi anni abbiano significato un cambiamento di vita così radicale come dagli anni '90 a oggi (pensiamo solo allo sviluppo della rete, ai social...). 


5. Riesci ad immaginare la tua storia nel futuro?

In parte no, perché per me scrivere è soprattutto descrizione e memoria di cose esistenti, è un modo di rendere omaggio alla vita che io e gli altri viviamo o abbiamo vissuto. Però già mi sembra meno impossibile che nel passato: almeno il futuro si può inventare. Tra l'altro questo romanzo ha avuto una "gestazione" molto lunga, per cui le parti ambientate nel 2012 all'inizio erano per forza di cose piene di "predizioni" che poi si sono rivelate sbagliate, per esempio immaginavo che i telefoni di casa facessero tutti videochiamate (mentre di fatto è stata una moda passeggera). Alla fine ho dovuto correggere, inserendo al posto delle predizioni degli elementi di vita attuale.   


6. Tre posti in cui vorresti ambientare i tuoi prossimi libri?

Ho quasi finito un romanzo ambientato a Boston, per motivi di coerenza con la timeline di "Dodici posti dove non volevo andare". È stato faticoso fare ricerche, ma anche divertente: ho trovato un sacco di spunti utili per la narrazione. Ovviamente prima del web sarebbe stato impossibile trovare in pochi minuti una scuola, una sala matrimoni e una Funeral Home in cui ambientare la storia.

Per il resto i progetti che ho in cantiere sono tutti ambientati a Roma o in un piccolo paese dove passavo le estati della mia infanzia. Mi piacerebbe prima o poi scrivere un romanzo ambientato a Madrid, dove sono vissuta un anno quando ero studentessa.

Ecco un assaggio, che l'autrice ci da, delle
Ambientazioni
Molte scene di questo romanzo si svolgono in un teatro: Antonio da ragazzo supera un brutto momento di depressione grazie alla sua passione per il teatro, a teatro Isabella conosce Antonio e Riccardo e scopre che erano amici di sua madre, morta quando era piccola. Ci sono piccoli teatri di parrocchia dove Antonio insegna ai ragazzi a recitare, e teatri importanti, come il Quirino di Roma, dove vive la sua breve stagione di successo come attore.
La casa di Antonio a San Lorenzo, dove va a vivere quando comincia a lavorare, è piccola ed essenziale, arredata con pochi mezzi e molta inventiva: Riccardo, il suo amico architetto, gli ha costruito "il letto di Tarzan" su un soppalco. Antonio sogna una donna che lo accompagni lassù, magari quella che desidera fin da ragazzo, come se possederla significasse diventare uomo una volta per tutte. Ma non è disposto a dividere con lei la sua vita, e per questo la perderà per sempre.  
Tranne che per poche scene, la storia di "Lettere fra l'erba" si svolge tutta a Roma. Non se ne parla molto, ma sappiamo che è tutta attorno, con le sue chiese e le sue vie, con quella luce e quelle sere che non esistono da nessun'altra parte al mondo.

Allora, cosa ne pensate? Vi interessa?
Ciao e alla prossima!
*ENRICO & DANA*

L'episodio precedente di questa rubrica:
LUOGHI DA SOGNO & AMBIENTI ROMANZESCHI, L'ARCHIVIO DEGLI DEI

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